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Fotocamere compatte: ecco come sceglierle

 10 ottobre 2017
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 Categoria: Tecnologia
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 Scritto da: admin
fotocamere compatte

Chi ha intenzione di acquistare una fotocamera compatta non può basarsi solamente sul prezzo come unico parametro per valutare la convenienza dei diversi modelli: sono molte, infatti, le caratteristiche che devono essere prese in esame nell'ambito di una considerazione complessiva. A cominciare, per esempio, dalla presenza di un mirino, fondamentale per garantire una composizione fotografica più che discreta e per assicurare una precisione maggiore nelle inquadrature. Il mirino, inoltre, abitua l'utente a quel che potrebbe trovare in una reflex, nel caso in cui in futuro fosse interessato a passare a un dispositivo di qualità più elevata.


Nelle fotocamere compatte è molto importante anche lo zoom, che - come noto - permette di modificare con relativa semplicità la lunghezza focale dell'obiettivo. Dallo zoom dipende, quindi, la possibilità di gestire tutte le scene che vengono inquadrate nel migliore dei modi; esso in genere va da 24 mm a 700 mm, anche se non mancano soluzioni che superano i 200 mm. Un'escursione focale di questo tipo è perfetta non solo per le foto realizzate con il teleobiettivo, ma anche per quelle con grandangolo.



L'apertura massima del diaframma


Proseguendo nella disamina delle peculiarità che devono essere analizzate nelle fotocamere compatte, non ci si può dimenticare dell'apertura massima del diaframma alla minima e alla massima focale: si tratta di un elemento che contribuisce a rendere più luminosa l'ottica e a conferirle un'impronta quasi da reflex, senza sottovalutare la riduzione della profondità di campo. I modelli più apprezzabili, inoltre, sono quelli che mettono a disposizione la modalità manuale, che risulta utile non solo per i fotografi più esperti, ma anche per gli utenti alle prime armi: i principianti, infatti, ne possono approfittare per esercitarsi e per migliorare la pratica nella prospettiva di comprare in seguito delle fotocamere più performanti, mentre i più abili sono sempre alla ricerca di un controllo totale dell'immagine.



La tenuta ad alti Iso


Se è vero che quasi tutte le fotocamere compatte non sono in grado di assicurare la stessa qualità dei modelli di livello più elevato a causa dei limiti fisici del sensore, è altrettanto vero che può essere intelligente la scelta di valutare la buona tenuta ad alti Iso. Tra i sensori più diffusi sulle compatte ci sono quelli da 1/2.3'', che sono di dimensioni ridotte e vantano una qualità tutto sommato accettabile: certo è che, con l'aumentare dei megapixel, le loro performance peggiorano sempre di più. Ci sono, poi, i sensori da 1/1.7'', che comunque sono meno comuni rispetto ai primi: essendo un po' più grandi, possono vantare prestazioni lievemente migliori. Dopodiché ecco i sensori da 1'', presenti unicamente nelle fotocamere di gamma più elevata. In qualsiasi caso, vale la pena di sapere che più il sensore è grande e più la qualità è elevata.


Come è facile intuire, quindi, più il sensore è grande e più il costo di acquisto è maggiore. Ad ogni modo, una fotocamera compatta si fa preferire a qualsiasi modello di smartphone per almeno tre motivi: il primo è che è munita di un sensore di dimensioni maggiori; il secondo è che anche se lo zoom viene aumentato le immagini mantengono la stessa qualità; e il terzo è che anche in condizioni di illuminazione carente si può lavorare bene senza risentire di problemi o inconvenienti.


Per quel che riguarda i prezzi, le fotocamere compatte meno costose possono richiedere una spesa di appena un centinaio di euro, mentre per quelle più performanti possono essere richiesti fino a 1000 euro. In generale i dispositivi di fascia medio bassa non costano più di 200 euro, quelli di fascia medio alta oscillano tra i 200 e i 400 euro, quelli di fascia alta stanno tra i 400 e gli 800 euro e quelli di fascia Pro arrivano fino a 1000 euro.

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