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Robot collaborativi: cosa sono e come funzionano

 30 maggio 2018
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 Categoria: Tecnologia
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 Scritto da: admin
robot collaborativi

Il mercato dei robot collaborativi è sempre più in rapida crescita e si prevede che raggiungerà circa 3 miliardi di entrate globali nel 2020. Sebbene i cobot vengano utilizzati più che mai nelle applicazioni industriali, la differenza tra questi e i più noti robot industriali non è ancora chiara a molti.



Cos'è un cobot?


Questa rapida affermazione dei robot collaborativi è ritenuta una logica conseguenza di molteplici fattori, come la diversificazione di domanda dei clienti, la crescita nell'economia globale e l’espansione industriale. Un cobot è essenzialmente un robot che interagisce fisicamente con le persone sul posto di lavoro. Basti pensare infatti che possono aiutare i lavoratori a svolgere compiti che comportano rischi per la loro sicurezza, quelli che richiedono grande precisione e sono dispendiosi in termini di tempo. L'uso di robot generalmente porta a creare un ambiente di lavoro molto più sicuro e ad aumentare significativamente la produttività dell’azienda che ne fa uso, e che quindi può fregiarsi di una serie di vantaggi che meritano di essere citati. A tale proposito qui di seguito elenchiamo 4 principali vantaggi dell'uso dei cobot nelle varie tipologie di applicazioni industriali.



I cobot sono dei provetti saldatori


Mentre i robot tradizionali ovvero quelli industriali sostituiscono i lavoratori umani e di conseguenza tendono a minacciare la sicurezza del loro posto di lavoro, i cobot invece cooperano con i dipendenti stessi di un’azienda e sono quindi in grado al contrario di creare più posti di lavoro consentendo ai giovani di eseguire dei compiti che possono essere svolti solo da lavoratori altamente qualificati. I robot collaborativi della Universal Robots ovvero una del più rinomate aziende del settore, sono ad esempio tra i migliori disponibili sul mercato per far fronte alla crescente carenza di manodopera nel settore della saldatura. Attualmente, infatti, non ci sono abbastanza saldatori umani altamente qualificati per gestire questo tipo di lavoro, quindi i suoi robot collaborativi riescono a sopperire a ciò e lo fanno in maniera davvero impeccabile.



Creano un ambiente di lavoro più sicuro


Poiché i cobot sono progettati per tenere in considerazione il coinvolgimento e la collaborazione diretta dell’uomo, sono generalmente molto sicuri. Nell'industria della saldatura, ad esempio, i saldatori umani devono affrontare numerosi rischi per la salute, come l'esposizione a lampi di archi voltaici, alla luce UV, ai fumi cancerogeni e al calore eccessivo. L'uso di un robot collaborativo, come ad esempio il modello UR3 (tanto per citarne uno dei capisaldi dell’azienda con sede ad Odense), crea un ambiente di lavoro molto più sicuro per i saldatori riducendo la loro esposizione diretta ai suddetti rischi.



I cobot sono adatti per piccole e medie imprese


Le aziende più grandi con elevati volumi di produzione solitamente optano per soluzioni basate sulla robotica totale, mentre le piccole e medie imprese con un volume di produzione inferiore preferiscono solo un minimo di manodopera umana allo scopo di ridurre al minimo i costi. Con i cobot, anche queste piccole e medie imprese sono invece in grado di anticipare la concorrenza ed automatizzare il loro processo di produzione senza necessariamente pagare prezzi elevati per l’acquisto di robot industriali.



I cobot sono facili da programmare


Uno dei migliori vantaggi dell'uso dei cobot è che sono facilmente programmabili. Infatti, mentre i classici robot industriali richiedono delle specifiche ed avanzate competenze di programmazione relativi alla scrittura di codici per ogni eventuale nuovo cambiamento nel processo produttivo, i cobot invece non richiedono alcun esperto. C'è chi lo fa persino da solo ma basta un operaio qualsiasi per procedere con una determinata programmazione.


Scegliere una soluzione con queste capacità tecniche ed intellettive è oggi dunque l’opzione ideale per chi intende espandere la propria produzione, vincere la concorrenza ed ottenere l’ottimizzazione dei profitti intesi come introiti di denaro, che tra l’altro consente anche di ammortizzare le spese sostenute per l’acquisto del cobot stesso. Tra l'altro, un simile investimento dal punto di vista del regime fiscale italiano può essere anche denunciato come bene strumentale. Proprio così: si potrà tranquillamente scaricare la spesa ai fini del reddito l’intera cifra investita.

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