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Cosa sono i processori i.MX

 21 maggio 2019
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 Categoria: Hardware
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 Scritto da: admin
processori i.mx

Automotive, industria e mercati consumer, sono questi gli ambiti di applicazione di i.MX (innovative Multimedia eXtension), famiglia di microcontroller di Freescale Semiconductor basati sull’architettura ARM, che fanno dei bassi consumi di energia un loro tratto distintivo. I processori i.MX sono SoC (System-on-Chip), in un unico chip è presente sia il processore centrale che un chipset, cui possono aggiungersi ulteriori controller.


Anche se gran parte dei consumatori non ne è consapevole, molti dei dispositivi di utilizzo quotidiano sfruttano i processori i.MX. Kobo eReader, Amazon Kindle, Sony Reader, Onyx Boox reader sono solo alcuni degli esempi che riguardano il settore degli e-book reader.


La potenza di calcolo i.MX è implementata, in generale, in molti dispositivi smart, cui viene ormai fatto ricorso in quasi ogni contesto: dall’infotainment delle automobili (i.MX alimenta Ford Sync, che permette agli automobilisti Ford di compiere, attraverso comandi vocali, chiamate, controllo della musica e molte altre azioni) agli impianti medicali, senza escludere l’ambito domestico, dove si interfacciano domotica, tablet, assistenti vocali, eccetera.


Viene impiegata questa tecnologia anche per la realizzazione di interfacce uomo-macchina (Human Machine Interface, HMI), sistemi elettromedicali portatili e smartbook. La troviamo, ad esempio, nei device Squeezebox di Logitech e nei player mp4 Toshiba Gigabeat.


Gli smart device hanno bisogno di soluzioni ad hoc, da qui il successo riscosso da i.MX. La serie i.MX6, in particolare, si è distinta per essere la prima piattaforma multicore scalabile. Il progetto sfrutta l’architettura ARM Cortex A9 (fino a 1,2 GHz con supporto ARMv7, Neon, VFPv3 e Trustzone) e dispone di una elevata capacità di elaborazione multimediale, gestione di potenza integrata e notevole compatibilità pin e software. La piattaforma freescale imx6 annovera, nelle specifiche tecniche, la codifica e decodifica fino a 1080p, gamma di interfacce di I/O per recenti applicazioni portatili, riproduzione di video 3D in alta definizione, funzionalità attinenti alla sicurezza. Un’esperienza d’uso che sa coniugare capacità di elaborazione ed efficienza energetica.


L’architettura ARM Cortex-A9 è stata infatti concepita per assicurare un’ottima efficienza energetica e può contare su varie opzioni di funzionamento a basso assorbimento. I processori che fanno parte della serie i.MX6 prevedono un assorbimento di soli 350 mW nel corso della riproduzione di video in 1080p, mentre il motore grafico può offrire 200 MT/s. Sono segnatamente efficaci per applicazioni alimentate da batterie.


La prima serie di i.MX è stata lanciata nel 2001/2002 ed era basata sull’architettura ARM920T, la seconda, invece, ricorreva all’ARM926EJ-S. Tra i prodotti più recenti troviamo la serie 7, che utilizza una CPU ARM Cortex A7 combinata con un co-processore secondario ARM Cortex M4. Ci sono poi tre serie 8: i.MX 8, i.MX 8 M e i.MX 8 X. I freescale i.MX development kit includono software Linux e per quanto riguarda la famiglia i.MX51, l’interfaccia di riferimento è Ubuntu.


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