Calcio, la tecnologia ha cambiato tutto: il parere di Calvarese

Il calcio sta cambiando anche a fronte di una rivoluzione tecnologica. Il Var ha cambiato tutto, ma andiamo a vedere cosa ne dice uno dei più grandi di sempre come Giampaolo Calvarese.

Da tempo protagonista in televisione ha dimostrato di aver voglia di esprimere il suo parere e anche a dare qualche consiglio per muoversi verso un’altra e più proficua trasformazione.

fischietto e pallone
Calcio, la tecnologia ha cambiato tutto: il parere di Calvarese – formatweb.it

Intervistato da IlCentro.it ha spiegato: “Non è un anno in cui ci sono cambiamenti significativi su espulsioni come il fallo da ultimo uomo o sui fuorigioco attivi e passivi, come invece era successo negli anni scorsi. Forse la novità più significativa è quella degli 8 secondi per i portieri: una norma finalizzata a rendere il gioco più spettacolare e a velocizzarlo. Sappiamo che l’ultimo tassello, quello che tutti invocano, è il tempo effettivo: ma nel calcio, che vive di emozioni, rapidità e tante interruzioni, sarebbe quasi impossibile introdurlo in forma piena. Con questi accorgimenti, però, ci si sta muovendo in quella direzione. Questa è la logica alla base del cambiamento”.

Parole che fanno capire la sua professionalità e la voglia di essere sempre e comunque protagonista anche al centro delle azioni del calcio moderno nonostante il ritiro.

Calvarese sulla tecnologia nel calcio

Giampaolo Calvarese è un ex arbitro che ha sempre fatto della gestione intelligente il suo modo di ragionare, personaggio intelligente e di personalità potrà sicuramente dire la sua giorno dopo giorno con le sue collaborazioni in tv.

arbitro col pallone in mano
Calvarese sulla tecnologia nel calcio – formatweb.it

Aggiunge: “Conta molto saper arbitrare, ma bisogna considerare che in Serie A ci si arriva dopo una lunga gavetta, e non tutti gli arbitri hanno necessariamente una grande attitudine comunicativa. Negli ultimi anni la figura dell’arbitro è cambiata in maniera repentina, soprattutto con l’avvento della tecnologia. Se prima un arbitro non si confrontava con la realtà dei social, il suo operato viene vivisezionato quotidianamente proprio attraverso questi strumenti, che hanno un impatto fortissimo. Per questo, oggi, saper comunicare è importante quanto saper arbitrare. I precursori in questo senso – Collina, Rosetti, Rizzoli – hanno fatto la differenza perché lo avevano compreso prima di altri”.

Insomma un mondo che è cambiato ancora prima di quello che abbiamo visto e che ne percorso ha registrato dei colpi di scena davvero incredibili. Vedremo se avrà la forza e la determinazione per fare un ulteriore salto di qualità il calcio moderno alla ricerca di una perfezione che è sempre più in grado di sfuggire dalle nostre mani e anche dai concetti che ci raccontiamo domenica dopo domenica.

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